Sovente le complessità della vita non ce lo permettono ed è questa l’amara riflessione di Enrico, il protagonista, quando apprende che suo padre non c’è più. Più del dolore per la perdita gli brucia la consapevolezza di non averlo conosciuto come uomo, un senso di vuoto che trascende l’ineluttabilità della morte. Ma una lettera inaspettata cambierà tutto: una donna vuole assolutamente vederlo per parlargli di suo padre. Enrico è perplesso e titubante, ma la voglia di sapere è così forte che decide di incontrarla. Inizia così un viaggio, sia reale che metaforico, che lo porterà nelle zone oscure della storia della sua famiglia e dell'esistenza di suo padre. Prima a ritroso nel tempo, con una ricerca nei ricordi familiari più cupi e dolorosi che gli permetteranno di mettere a fuoco le cause delle mancanze paterne. Poi verso l'hinterland napoletano e Napoli, dove viveva suo padre e dove anche lui aveva vissuto da ragazzo.
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