I racconti del padre, che dopo l'8 settembre fu
deportato dai nazisti nel campo di concentramento di Luckenwalde. L'infanzia a
Lucca e una famiglia che lo ha educato a essere felice con poco e a rispettare
la dignità di ogni singola persona, dai più umili ai più altolocati. Gli anni
trascorsi in seminario, l'incontro frenetico con i pensatori cristiani e il
fascino del divino. Lo studio - mai interrotto - della filosofia e
dell'economia, uno studio che permea ogni cosa. Il volontariato, l'assistenza
ai ragazzi invalidi, e i tanti lavori: porta spese, cameriere, organizzatore
culturale; poi l'incontro con Fedele Confalonieri di cui diviene assistente,
l'incarico di scrivere il primo programma politico di Forza Italia, gli anni da
assessore alla Sicurezza a Milano. Oggi che è un conduttore tv tra i più amati
in Italia – oltre che docente universitario di Etica ed economia –, Paolo Del
Debbio si racconta per la prima volta in quella che non è un'autobiografia, ma
una riflessione a cuore aperto sul mondo, sugli altri e infine su se stesso. In
queste pagine Del Debbio si rivela un pensatore poliedrico e insieme un uomo
semplice, attraversato – come tutti – da passioni, contraddizioni e difficoltà,
ma fedele a valori saldissimi. La sua storia personale è la storia di un lungo
viaggio senza sosta, senza vie di fuga, senza scorciatoie, in cui l'amore per
Dio convive con l'amore per le donne e la passione per le idee cattoliche e
liberali si incontra con la passione per la gente comune. Un percorso in cui
l'importante non è superare traguardi, ma imparare qualcosa ogni volta: fino a
diventare se stesso.
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