L’invasione russa dell’Ucraina è il momento di
frattura dell’ordine internazionale scaturito dalla fine della Guerra fredda.
Il conflitto innescato da Vladimir Putin nel cuore dell’Europa accelera un
mutamento che sconvolge il mondo in cui viviamo, fa emergere in maniera brutale
come sul pianeta vi siano quattro grandi attori, le cui caratteristiche e
capacità sono a tal punto superiori rispetto al resto della comunità
internazionale da poter rispolverare, come propone Maurizio Molinari, la
definizione di imperi, reali o potenziali. Russia, Unione europea, Stati Uniti
e Cina popolare: una partita fra vecchie e nuove grandi potenze, ognuna con
un’identità, una genesi storica, degli interessi e un orizzonte assai
peculiare, ingaggiate in una sfida per la leadership globale che non ha più
connotati solo economici e diplomatici, ma anche militari. Maurizio Molinari,
da sempre attento osservatore della politica internazionale e profondo
conoscitore delle dinamiche in atto, ci aiuta a capire quali esiti può avere questo
confronto, spiegandoci, anche con lo strumento delle mappe, la portata dei
mutamenti a cui stiamo assistendo e la minaccia che incombe sulla sicurezza di
tutti noi, europei in primis. Con un focus sul ruolo dell’Italia sul nuovo
scacchiere del Mediterraneo allargato che va delineandosi. Perché il conflitto
in Ucraina non costituisce solo il ritorno della guerra nel Vecchio Continente,
ma offre una rappresentazione drammatica della sfida tra democrazie e
autocrazie, che solo una attenta analisi come quella offerta in queste pagine
può permetterci di comprendere a pieno. Nella consapevolezza che quelli a
venire saranno anni difficili e di tensione crescente, per far fronte a una
minaccia che tutti, leader e opinioni pubbliche, hanno il dovere di comprendere
per poter poi disinnescare.
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