La mia è una storia antica, scritta nelle
ossa. Sono antiche le ceneri di cui sono figlia, ceneri da cui, troppe volte,
sono rinata. E a tratti è un sollievo sapere che prima o poi la mia mente mi
tradirà, che i ricordi sembreranno illusioni, racconti appartenenti a qualcun
altro e non a me. È quasi un sollievo sapere che è giunto il momento di darmi
una risposta, e darla soprattutto a chi ne ha più bisogno. Perché i miei giorni
da commissario stanno per terminare. Eppure, nessun sollievo mi è concesso.
Oggi il presente torna a scivolare verso il passato, come un piano inclinato
che mi costringe a rotolare dentro un buco nero. Oggi capirò di dovere a me
stessa, alla mia squadra, un ultimo atto, un ultimo scontro con la ferocia
della verità. Perché oggi ascolterò un assassino, e l'assassino parlerà di me.
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