Le giovani Mi-ja e Young-sook sono nate e cresciute sull'isola di Jeju, in
Corea, e fin dal loro incontro sono state inseparabili. È il 1938 e sull'isola
incombe la minaccia della guerra sino-giapponese. La madre di Young-sook è la
guida delle pescatrici del villaggio, che per giornate intere si tuffano in
acqua e riemergono con il frutto della loro pesca in apnea, unico sostegno
delle loro famiglie. Perché a Jeju sono le donne a lavorare, mentre gli uomini
si occupano della casa e dei bambini più piccoli. Mi-ja è la figlia di un collaborazionista
giapponese e sarà sempre associata all'imperdonabile scelta del padre. Quando
le ragazze cominciano la loro formazione come haenyeo – questo è il nome
coreano delle pescatrici – sanno che stanno per iniziare una vita emozionante,
ricca di responsabilità, di onori, ma anche di pericoli. Quello che non sanno è
che il futuro ha in serbo per loro qualcosa di diverso da ciò che sognavano e
che non basteranno le centinaia di immersioni fianco a fianco a tenerle unite.
L'irruzione della Storia nella tranquilla Jeju, che rimarrà intrappolata per
decenni nello scontro tra le due grandi potenze, accrescerà le differenze e
plasmerà le vite delle due donne, che affronteranno ogni avversità senza mai
arrendersi. Calata in un'antichissima comunità matriarcale, un'amicizia
femminile che si dipana nell'arco di quasi un secolo, in un Paese sconvolto
dalla guerra e dalle rivolte. Due donne coraggiose e forti, che affrontano la
vita con determinazione e senza mai perdersi d'animo. Una storia potente ed
evocativa, un grande esempio di emancipazione femminile che viene da un mondo
lontano, ma che si rivela più attuale che mai.
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