Per sostentare la madre malata, Osvaldo ha
bisogno di carne, e parte a caccia di camosci. Si prepara a passare parecchio
tempo nel freddo del bosco, quando si imbatte in quello che sembra un enorme
colpo di fortuna. Un camoscio appena ucciso, e sepolto nella neve dai
cacciatori, che verranno a riprenderselo. Osvaldo cede alla tentazione e prende
il camoscio. Non ci vorrà molto perché i legittimi proprietari, i gemelli
Legnole, due brutte persone, di corpo e di anima, vengano a sapere chi ha
rubato il loro camoscio. E decidano che il colpevole dovrà pagare con la morte.
Inizia così per Osvaldo un anno di vita in mezzo ai boschi e alle montagne, tra
agguati, pedinamenti, rischi mortali, in fuga dalla ottusa follia dei gemelli,
fino al sorprendente finale. Mauro Corona, ispiratissimo, ci regala un romanzo
travolgente, ricco di colpi di scena, e animato da personaggi tanto realistici
quanto archetipici.
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