Sono passati ormai diciotto anni - il tempo di
una vita che si fa adulta - da quando il 1° settembre 2004 scomparve la piccola
Denise Pipitone. Chi è stato a portarla via dalla casa della nonna in quella
mattina di fine estate a Mazara Del Vallo, e perché? È ancora viva? Né le
indagini, né il processo, né l'attenzione dei media, né gli avvistamenti che si
sono inseguiti senza sosta sono serviti a restituire a Piera Maggio sua figlia.
Ma lei non ha mai smesso di cercare, e non ha intenzione di arrendersi. Le
indagini sul sequestro si sono arenate, dopo che il processo si è concluso con
l'assoluzione della principale imputata. Nessuno conosce il destino di Denise e
le tante speranze accese anche negli anni più recenti si sono rivelate vane. La
sensazione dolorosa, avvertita anche da moltissimi italiani, è che Denise non
sia stata cercata davvero da chi doveva farlo. Questo libro è la storia di una
vita segnata dall'angoscia dell'assenza e insieme da una battaglia incessante
per fare luce, con la forza dell'amore materno, su uno dei misteri italiani più
bui. Ma è anche il racconto in prima persona del desiderio di libertà e
indipendenza di Piera, una ragazza che si è fatta donna in una Sicilia ancora
impregnata di perbenismo ipocrita e di una mentalità antiquata e giudicante.
Per la sua voglia di andare controcorrente, scegliendo chi amare al di là dei
condizionamenti sociali, oltre al rapimento della figlia ha dovuto subire
l'umiliazione di essere colpevolizzata. Ma la sua lotta non si fermerà, e
continua a rappresentare un esempio di coraggio e determinazione per milioni di
italiani.
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