Uno sparo rimbomba nell'atrio di un elegante
palazzo nel centro di Milano e un uomo si accascia a terra, in un lago di
sangue. È una notizia da prima pagina, perché la vittima dell'agguato, Raimondo
Clementi, è stato un mitico presidente della Borsa Valori, da tutti stimato e
rispettato. L'uomo riesce a salvarsi, ma l'attenzione intorno a lui non si
spegne, perché una nota rivista decide di dedicargli un lungo articolo da
copertina. L'intervistatrice è una giornalista giovane e ambiziosa, Giovanna
Vitali, che ha il compito di vincere le resistenze di Clementi, notoriamente
schivo, per tracciarne la biografia. Ben presto, le loro chiacchiere a Villa
Dorotea, sul lago d'Orta, diventano piacevoli confidenze, e l'uomo ripercorre
pagina dopo pagina la sua vita, coinvolgente come un romanzo. Dagli studi all'Università
Cattolica ai vertici di Piazza Affari, la carriera di questo mercante di sogni
ha scritto infatti un pezzo di storia italiana e, in parallelo, il suo privato
è stato un susseguirsi di passioni folgoranti e drammi inconfessabili, fino al
grande amore per Tilli, la vera donna del suo cuore, conosciuta in tenera età e
infine ritrovata dopo mille peripezie.
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