Nessun paese è un bel paese. E ogni signor Veneranda che ogni mattina esce di casa a procurarsi il pane col proprio lavoro, adesso vuole un fucile. E licenza di uccidere Un inganno e imbroglio, un percorso illogico e irrazionale, che – nella realtà dei fatti e dei numeri – ci rende più esposti, più vittime. Succede in ogni luogo e in ogni ambito in cui questa ricetta è stata adottata. Abbiamo impegnato secoli di civiltà per ottenere un valore importante: lo Stato ha il diritto e il dovere di assicurare la difesa dei cittadini e di provvedere alla loro sicurezza. Dobbiamo esigerlo. Propugnare il «fai da te» è tanto una regressione quanto una follia. Lo slogan dispensato con rassegnata leggerezza: «Visto che lo Stato non ci difende…» è un’illogica e controproducente calata di braghe. Tanto assurdo quanto dire: visto che ci sono lunghissime liste d’attesa negli ospedali, curiamoci da soli. Siamo cittadini, contribuiamo con il nostro lavoro e i nostri soldi. Pretendiamo ciò che ci può rendere davvero «più sicuri». E rifuggiamo da scorciatoie che più sicuri non ci rederebbero affatto. Se siete di destra, poi, tenete bene a mente che la difesa «fai da te» non è di destra affatto: l’aveva capito già Mussolini. E se invece siete di sinistra... ca va sans dire.
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