Primi anni Dieci del Duemila. Mélanie, che è
cresciuta davanti allo schermo della televisione, ipnotizzata dai reality e
dalle loro promesse di notorietà, ha un solo obiettivo nella vita: diventare
famosa. Quando supera le selezioni per un nuovo show – seppur non tra i piú
noti – Mélanie è al settimo cielo. Ma quell'unica esperienza si rivela
disastrosa. Il segno del fallimento è una ferita che non si rimargina. 2019.
Moglie e madre modello, Mélanie vive in un lussuoso complesso residenziale nei
sobborghi di Parigi e ha creato un canale YouTube di grande successo, Happy
Récré, interamente dedicato alla vita quotidiana dei suoi figli, Sam, di otto
anni, e Kim, di sei. La formula di Mélanie ha conquistato la rete: il prodotto
di quest'anonima madre intraprendente è seguito, ammirato, amato da milioni di
iscritti. Sponsor, promozioni, campagne: i bambini si prestano alle richieste
delle aziende che passano per il filtro materno; Sam e Kim vivono una recita
ininterrotta e le loro identità sono ormai un brand. Ma un giorno i riflettori
del mondo di Mélanie fanno cortocircuito: Kim è scomparsa. Della squadra di
polizia che conduce le indagini fa parte la giovane Clara, che si appassiona
subito al caso. La piccola Kim ha lasciato poche tracce: incontro sbagliato, fuga,
rapimento? Non si può scartare nessuna ipotesi, e Clara sospetta che la chiave
di tutto sia nascosta dietro le quinte di Happy Récré. Scavando nell'universo
dei baby influencer, Clara si rende conto allora che la felicità esibita dagli
schermi è un'ingannevole illusione. Perché la realtà in cui si muovono i
piccoli Sam e Kim, piú che al regno fatato descritto da Mélanie, assomiglia a
un vero e proprio inferno autorizzato.
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